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    Nel Mare Mediterraneo le misure di rumore sottomarino e la valutazione del suo impatto sulle risorse biologiche sono tutt'ora molto limitate sia nello spazio che nel tempo. L'obiettivo principale del progetto è di creare una cooperazione trasfrontaliera dal tpunto di vista tecnico, scientifico e istituzionale tra Italia e Croazia in mare Adriatico Settentrionale per affrontare insieme il problema di caratterizzare l'impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in generale sull'ecosistema a scala di bacino. Per assicurare una protezione efficiente della biodiversità amrina e per promuovere un uso sostenibile degli ecosistemi costieri e marini e le relative risorse, si intende: 1) mettere insieme tutti gli esperti e tutti i portatori di itneresse che lavorano nell'ambito del rumore sottomarino e nella caratterizzazione del panorama sonoro subacqueo all'interno del programma Interreg Italia- Croazia nel Mare Adriatico Settentrionale, ovvero in un area estrememante impattata da un traffico marittimo in aumento, dal turismo e dallo sfruttamento delel risorse naturali; 2) utilizzare le più recenti tencologie e metodologie sviluppate finora (come ad esempio il progetto Life Plus BIAS per il Mar Baltico), tranferirle e adattarle alle prprietà ambientali specifiche del Nord Adriatico; 3) sviluppare delle politiche comuni per gestione e la mitigazione per rafforzarre la pianificazione spaziale marittima e la protezione delle risorse marine. Programma: INTERREG Italy-Croatia Acronimo: SOUNDSCAPE Durata: 01/01/2019 – 30/06/2021 Contributo EU: € 1.824.134 Budget ISMAR: € 605.136 Partnership: 1. Institute of Oceanography and Fisheries (IOF-Croatia) 2. CNR-ISMAR 3. Blue World Institute of Marine Research and Conservation (BWI-Croazia) 4. Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG-Italia) 5. Fondazione Cetacea Onlus (Italia) 6. Regione Marche 7. Croatian Agency for the Environment and Nature (CAEN-Croatia) 8. Teaching Insitute for Public Health, Primoje-Gorski Kotar County (TIPH-Craotia)

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    Sviluppare l’economia marittima e costiera per contribuire alla crescita sociale e economica dell’Albania è l’obiettivo del progetto: Assistenza istituzionale per il supporto dell’economia marittima, la cui esecuzione è stata affidata al CIHEAM Bari dalla Cooperazione Italiana. Il progetto è finalizzato al rafforzamento istituzionale dei Ministeri albanesi dell’Agricoltura e sviluppo rurale e del Turismo e ambiente, per contribuire alla pianificazione strategica e di gestione di tre componenti principali legate allo sviluppo sostenibile dell’economia del mare: attività di pesca, acquacoltura e valorizzazione dei servizi eco-sistemici in chiave turistica. Con il Progetto, in sintesi, saranno analizzate le potenzialità economiche offerte dal patrimonio ambientale, marino e costiero dell’Albania, mediante la valutazione delle risorse pescabili, della flotta e dello sforzo di pesca; individuate aree vocate alla realizzazione di impianti di acquacoltura e identificati servizi eco-sistemici per un turismo ambientale sostenibile. Il risultato atteso è l’individuazione di 30 iniziative progettuali che saranno sostenute dalla Linea di Credito di Aiuto del valore complessivo di 25 milioni di Euro sulla base del Protocollo di cooperazione Italia-Albania 2014-2016. Le attività di assistenza tecnica e formazione saranno svolte con il contributo scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Direzione Marittima di Bari.

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    Il progetto MAGIC è finanziato dal Dipartimento di Protezione Civile italiano per la produzione di un database batimetrico come riferimento per l'elaborazione delle mappe (scala 1:50.000) dei rischi geologici a livello dei fondali marini. Nel corso della sua durata di 5 anni (2007-2012), Magic consentirà l'acquisizione di batimetria multibeam ad alta risoluzione lungo i margini continentali italiani e coinvolgerà tutta la comunità scientifica attualmente attiva nel campo della Geologia Marina deii principali Centri di ricerca italiani e Università. Più di 70.000 miglia nautiche di dati multibeam verranno analizzati (di cui ca. 60,000 verranno acquisite nel corso del progetto), permettendo il confronto delle caratteristiche geologiche prodotte da processi sedimentari e tettonici (bocche vulcaniche, faglie attive, l'attività di canyon sottomarini, la migrazione bedform, infiltrazioni di gas, fuga di liquidi, l'erosione del pendio e frane). L'obiettivo principale di Magic è di fornire al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale una precisa rappresentazione della geologia superficiale e dei rischi geologici connessi delle zone più sensibili e soggette a rischio. Questo obiettivo sarà raggiunto con l'acquisizione completa di dati multibeam e producendo mappe interpretative dei margini continentali tra -50 e -600 m di profondità della colonna d'acqua. Queste mappe formeranno la "Carta degli elementi dei rischi geologici dei mari italiani", composto di 72 fogli di mappa in scala 1:50.000. Un obiettivo a lungo termine di Magic è di produrre dati che possono essere utilizzati per una vasta gamma di ricerca e di gestione.

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    RITMARE è uno dei Progetti Bandiera del Programma Nazionale della Ricerca finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca RITMARE è il principale Progetto di Ricerca nazionale sul mare per il quinquennio 2012-2016 e prevede un finanziamento MIUR di 250 milioni di euro. E' coordinato dal CNR e riunisce in uno sforzo integrato la comunità scientifica italiana coinvolta in attività di ricerca su temi marini e marittimi, oltre ad una significativa rappresentanza degli operatori privati del settore La direzione di RITMARE è stata affidata dal CNR al dott. Fabio Trincardi RITMARE è articolato in 7 sottoprogetti: -Tecnologie Marittime -Tecnologie per la Pesca Sostenibile -Pianificazione dello Spazio Marittimo nella Fascia Costiera -Pianificazione dell’Ambiente Marino Profondo e di Mare Aperto -Sistema Osservativo dell’Ambiente Marino Mediterraneo -Strutture di Ricerca, Formazione e Divulgazione -Infrastruttura interoperabile per la Rete Osservativa e i dati marini contribuisce a formare una nuova generazione di ricercatori, anche tramite il finanziamento di progetti innovativi selezionati attraverso bandi a chiamata rafforza la presenza strategica della ricerca italiana in ambito europeo e mediterraneo promuove la costituzione di un forum permanente fra ricercatori, Amministratori e portatori di interesse pubblici e privati, con l’obiettivo di favorire l’integrazione e il trasferimento dei risultati dell’attività di ricerca e porre così la conoscenza alla base e al servizio di strategie e scelte gestionali

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    Il progetto HERMIONE (Hotspot Ecosystem Research and Man's Impact on European Seas) indaga gli ecosistemi profondi in alcuni punti critici lungo i margini continentali europei quali il Mediterraneo, il Nord Est Atlantico e parte dell’Artico. HERMIONE è il progetto successivo ad HERMES che si è concluso con successo a marzo 2009. ISMAR collabora al progetto esplorando alcuni “hot spot” specifici del Mediterraneo quali canyon sottomarini, ambienti chemiosintetici, coralli profondi, montagne sottomarine e ambienti di scarpata in particolare nel sud Adriatico e nel Canale di Sicilia. Il progetto ha un approccio fortemente interdisciplinare (includendo biologi ecologi, microbiologi, biogeochimici, sedimentologi, oceanografi fisici, modellisti ed economisti) integrando aspetti legati alla biodiversità, agli adattamenti specifici e alla capacità biologica degli ecosistemi in ambienti di mare profondo fortemente vulnerabili. Il progetto si pone l’obiettivo di identificare le implicazioni economiche dell’attività e dell’impatto antropico e di pianificare azioni di governo finalizzate alla gestione, conservazione e sfruttamento sostenibile degli ambienti marini profondi.

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    Marine Protected Areas (MPAs) are vital for the conservation of the Mediterranean Sea, since they help manage several pressures like fishery. However, many species and habitats in MPAs are still exposed to a variety of stressors. In most MPAs human activities are not spatially managed considering their cumulative effects and the monitoring of the effects of protection and management is not coordinated. In addition, no attempt has ever been carried out to address the environmental accounting to assess the consequences of human impacts and inform management initiatives. The main objectives of AMAre project were: - develop shared methodologies and geospatial tools for multiple stressors assessment, coordinated environmental monitoring, multi-criteria analyses and stakeholders' engagements; - develop concrete pilot actions and coordinated strategies in selected Marine Protected Areas (MPAs) to solve hot spots of conflicts affecting marine biodiversity and the services it provides; - transnational cooperation and regulations, development of coordinated best practices, data access to share information and concrete stakeholder and users’ involvement are the expected results. - scale up strategies and recommendations at transnational level adopting an ecosystem-based approach considering the goals of the Marine Strategy Framework Directive (MSFD) across MPAs. AMAre PLUS aims at capitalizing the successful experience of the AMAre Project transferring the main three products to other MPAs across the basin: - the Spatial Geoportal, - the Monitoring Protocols on vulnerable habitats, - the Best Practices as a summary of recommendations arisen from AMAre, to make the Management Plan of Mediterranean MPAs more effective and coherent.

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    Collaborazione istituzionale tra il Ministero dell’Ambiente Direzione per la Protezione della Natura e del Mare ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (CNR-DTA) per la realizzazione congiunta di azioni finalizzate alla realizzazione degli obiettivi previsti dalla Direttiva Sulla Strategia Marina. L’art. 11 della Direttiva 2008/56/CE (Marine Strategy Framework Directive - MSFD) richiede agli Stati membri di elaborare ed attuare dei programmi di monitoraggio per la valutazione continua dello stato ecologico delle acque marine, in funzione dei traguardi ambientali (target) definiti ai sensi dell’art. 10, allo scopo di raggiungere o mantenere il buono stato ambientale (Good Environmental Status - GES) degli ecosistemi marini.

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    Il FEAMP mira a realizzare una “pianificazione dello spazio marittimo” come previsto dalla direttiva n. 2014/89/UE, per promuovere lo sviluppo sostenibile delle economie marittime, la cosiddetta Economia Blu. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi. Gli scopi ed i vantaggi della pianificazione dello spazio marino e marittimo sono molteplici: limitare i conflitti tra i vari settori e creare sinergie tra le attività, incoraggiare gli investimenti con norme più chiare, incrementare la cooperazione transfrontaliera tra i paesi dell’UE per sviluppare reti energetiche, rotte di navigazione, condotte, cavi sottomarini e altre attività, ma anche per sviluppare reti di aree protette, proteggere l’ambiente individuando precocemente gli impatti e le opportunità per un uso consapevole dello spazio. Il 2021 è il termine per l’istituzione dei piani di gestione. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi.